martedì, aprile 14, 2009

Terremoto Abruzzo

Per l'ennesima volta il Paese precipita in una tragedia a causa di un evento naturale. L'Arci esprime dolore e cordoglio per le vittime del terremoto, è vicina a chi ha perso parenti, amici, abitazione, una parte del proprio vissuto. Riteniamo però che vada aperta una seria riflessione sulle ragioni per cui un sisma, che dagli esperti viene considerato di media entità, possa aver provocato una simile devastazione. Sono crollati edifici di antica ma anche di recente costruzione, si sono accartocciati palazzi di cemento armato. Questo, secondo gli esperti, si spiega solo con le inadeguate condizioni strutturali degli edifici coinvolti: uso di materiali scadenti, mancato rispetto dei criteri antisismici, mancanza di controlli, assenza di opere di adeguamento strutturale. Tutto ciò in una zona considerata ad altissimo rischio sismico! Persino l'Agenzia Onu per le prevenzioni delle catastrofi ha giudicato "anomalo" quanto accaduto in Abruzzo, non riconducibile alla violenza del terremoto ma a responsabilità umane.Tutto ciò va denunciato, perché non accada mai più che un evento naturale si trasformi in catastrofe per incuria e speculazione.Per fortuna, anche questa volta, di fronte alla catastrofe, gli italiani hanno risposto con grande generosità. Tantissime organizzazioni della società civile si stanno mobilitando per portare solidarietà e aiuto concreto. Tutta la rete Arci è mobilitata e sta inviando volontari nelle zone colpite. In ogni città i nostri circoli stanno organizzando iniziative per raccogliere fondi e generi di prima necessità. L'Arci dell'Abruzzo sta a sua volta collaborando con i Comuni delle zone colpite e con il dipartimento della Protezione civile che coordina i soccorsi, occupandosi dello smistamento degli sfollati nelle tendopoli.I volontari della Prociv-Arci, l'associazione di Protezione civile della Federazione Arci, sono arrivati in Abruzzo da tutta la penisola. Hanno allestito e stanno gestendo il campo di Pianola, una frazione de L'Aquila, provvedendo all'assistenza dei senza tetto. L'Arci nazionale sin da lunedì scorso ha attivato un conto corrente per gli aiuti alle popolazioni colpite, conto su cui stanno facendo convergere le sottoscrizioni anche Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Arci Caccia, Udu, Rete degli Studenti (su http://www.arci.it/news.php?id=11156 i dati per i versamenti)Giovedì 9 aprile il presidente nazionale Paolo Beni si è recato nelle zone colpite insieme ad una delegazione della direzione nazionale, per incontrare i volontari e verificare le principali necessità immediate a cui far fronte. Insieme ai comitati dell'Abruzzo, la direzione nazionale sta inoltre valutando iniziative durature di sostegno alla popolazione su cui impegnare l'associazione nelle prossime settimane, una volta superata la fase di prima emergenza.

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