venerdì, marzo 27, 2009

Rossomalpelo ha raggiunto il suo obbiettvo

Vi ricordate quando il circolo Arci Orientale Sicula il 13 settembre 2007 ha proiettato il film Rosso Malpelo di Pasquale Scimeca, in collaborazione con gli organizzatori della Festa dell'Unità tenutasi a Carlentini? Il film era collegato alla raccolta fondi per aiutare i bambini del Potosì. Bene il Progetto Rosso Malpelo ha dato i suoi frutti.
Lettera di Nennella Buonaiuto e Pasquale Scimeca:
Vi ricordate la scena finale del film?
Rossomalpelo, prima di scendere nel labirinto delle gallerie della miniera, si gira e vi fissa negli occhi. Uno sguardo muto, che vuole essere una sfida e nello stesso tempo una richiesta di aiuto.
Nelle decine e decine d’incontri che abbiamo avuto dopo la proiezione del film, quasi sempre si alzava qualche ragazzo o ragazza per chiederci come mai nel film Malpelo non muore come invece avviene nella novella del Verga.
La risposta era sempre la stessa: Malpelo può morire o essere salvato, tutto dipende da noi.
Per questo abbiamo voluto lanciare questa sfida.
Quasi duecentomila ragazze e ragazzi delle scuole di ogni parte d’Italia accompagnati dai loro insegnanti hanno visto il film, ne hanno discusso in classe, lo hanno adottato, e col film hanno adottato il Progetto a cui era dedicato.
ORA QUESTO PROGETTO DIVENTA REALTA’.
Questa mattina, uscendo dalla Banca Etica, dopo aver fatto il bonifico ai cinque Municipi del Potosì (centocinquantamila euro, la prima rata per iniziare la costruzione degli Internados – collegi) eravamo più poveri, ma ci siamo sentiti più ricchi, perché finalmente abbiamo capito il vero valore dei soldi.
In un’epoca in cui l’unico valore sembra essere quello di arricchirsi per poter consumare, fare soldi e comprare più cose di quante potrebbero mai essere consumate, abbiamo capito che vi sono cose più importanti e che danno più gioia, più entusiasmo, più voglia di vivere.
Insieme a voi abbiamo vinto la sfida.
Rossomalpelo ha vinto la sua sfida. Qualche centinaio di suoi fratelli, nella lontana/vicina regione del Potosì, non dovrà più scendere in miniera ma potrà andare a scuola, sarà ospitato negli Internados Infantil, dove avrà la sua cameretta, l’acqua calda per fare la doccia, il cibo per nutrirsi e dove potrà studiare.
Quando avremo finito di costruirli (nei comuni di Chayanta, Colcha “K”, Llallagua, Porco, San Plabo de Lipez) ve li faremo vedere, non le nude stanze, ma popolati dal rumore, dalle voci, dai volti di questi bambini, che grazie a voi avranno una possibilità in più per affrontare la vita.
Grazie di cuore a tutti voi, ragazze e ragazzi, ai vostri insegnanti, ai vostri presidi, grazie a Libera di don Luigi Ciotti, grazie a tutte le Associazioni, ai Circoli, ai Comuni, ai gestori dei cinema, a tutte quelle persone che hanno creduto e si sono fidate di noi.
Un caro saluto
Nennella Buonaiuto
Pasquale Scimeca
Roma 18 marzo 2009

martedì, marzo 24, 2009

I giovani del PD


Notte del 4 marzo. Dario Franceschini sale per la prima volta sul seggiolone di “Matrix”, già Mentana. Per la prima volta conduce Vinci, già Cnn. Per la prima volta il segretario Pd ha una risposta sola per ogni domanda. Esempio: “Lei è un segretario a termine?". “Sì, fino al congresso”. “Poi si ricandiderà?”. “No, sono un segretario a termine fino al congresso”.“Matrix” è una trasmissione agile e furba e conosce i suoi polli. “Questo Franceschini è un po’ troppo monotono nel dire e confermare sempre le stesse cose. Ascoltiamo un po’ di voci intorno a lui”, si devono essere detti in redazione, fidando nelle centocinquantasei anime del Pd.E così hanno intervistato diverse facce giovani e quasi nuove che gravitano nell’orbita del tanto atteso cambio generazionale. Per evitare di additare qualcuno alla gogna, questo blog non farà nomi. Dirà solo che si tratta delle prossime leve di comando, indicherà se sono uomini o donne e non potrà fare a meno di osservare che, con questa nuova generazione al potere, mai e poi mai il Pd conoscerà le vette dell’attuale 25 percento di gradimento indicato in questi giorni dai sondaggi.Le domande di “Matrix” sono due: Che Partito siete o vorreste essere? Perche Berlusconi vince?Giovane uomo: Vorrei un partito come la Lega, popolare, radicato nel territorio e in difesa dei cittadini.Giovane uomo: E’ una follia regalare alla destra parole d’ordine come giustizia e sicurezza. La riforma della giustizia, che, non nascondiamolo, non funziona, non è di destra né di sinistra, interessa tutti i cittadini. La sicurezza dovrebbe essere la nostra parola d’ordine.Giovane donna: Berlusconi ha il merito di avere capito l’Italia reale. Vede davvero come sono e cosa vogliono i cittadini. Non come noi che siamo distanti dal territorio e ci inventiamo questioni che non esistono o non interessano o vengono dal passato. Berlusconi è moderno ed è anche ottimista. E’ l’Italia al presente.Giovane uomo: Perché dire solo no? Se una cosa va bene per gli italiani, va bene anche per noi.Secondo il piccolo coro (notare: ciascuno è stato intervistato da solo) Soru ha perso e l’ignoto Cappellacci ha vinto per le ragioni che i nostri eroi hanno elencato. Della truffa mediatica di Berlusconi che è apparso ogni giorno in Tv non c’è traccia. COME SI CAPISCE AL VOLO, LA SOGLIA DI GRADIMENTO PD AL 25 PERCENTO È GIÀ DI IERI. DOPO LA “MATRIX” DEI GIOVANI PD E LA LORO VISIONE DEL FUTURO UN PREVEDIBILE RAPIDO SFOLTIMENTO STA AVVENENDO GIÀ ADESSO, MENTRE NOI SCRIVIAMO E VOI LEGGETE. PECCATO. Furio Colombo
http://temi.repubblica.it/micromega-online/50309-a-sua-immagine-e-somiglianza/

martedì, marzo 03, 2009

http://www.beppegrillo.it/2009/03/no_nuke_lester/index.html#comments?s=n2009-03-01

Il nucleare non passerà. La linea del Piave sarà la conoscenza dei cittadini. Infatti, chi conosce il nucleare, i suoi costi, i suoi effetti, gli enormi rischi, lo evita e manda a fanculo chi lo promuove. Il blog ha intervistato alcuni dei più importanti esperti di energia del mondo sul nucleare e sulle energie alternative. Le loro testimonianze saranno raccolte in un dvd dal titolo "No Nuke" disponibile in maggio.Perchè lo psiconuke vuole il nucleare? Perchè lo vuole "presto" la Marcegaglia degli inceneritori? E' una questione di soldi, dei nostri soldi, delle notre tasse. L'industria del nucleare, in abbandono in tutto il mondo, ha bisogno di enormi investimenti, di aiuti permanenti da parte dello Stato. E' una grande torta che fa impallidire la tassa sulla bolletta dell'energia elettrica usata per gli inceneritori. Se il CIP6 ha succhiato miliardi dalle rinnovabili per darli agli industriali e ai petrolieri, il nucleare regalerà decine di miliardi di euro alla Confindustria e a messieur Sarkozy. L'industria nucleare francese ha bisogno di esportare le sue tecnologie per sopravvivere.Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.Lester Brown, da "No Nuke"."La prima cosa che guardiamo all' Earth Policy Institute dove studiamo diverse forme di energia alternativa è il calcolo economico... La gente chiede: dovremmo convertirci al nucleare, o tornare al nucleare? Credo che negli Stati Uniti nessuno comperi più un reattore nucleare da 29 anni ormai... il costo delle tariffe elettriche di una centrale nucleare dovrebbe comprendere i costi per lo smaltimento delle scorie, il costo di un'assicurazione contro incidenti nucleari, il costo di costruzione e di smantellamento dell'impianto. Negli Stati Uniti abbiamo scoperto che il costo di smantellamento di una centrale è superore al costo di costruzione. Quando consideriamo la totalità dei costi, una centrale nucleare non esce nemmeno dalla scatola di montaggio: semplicemente non è competitiva... Negli Stati Uniti abbiamo 103 centrali nucleari, tutte vecchie di almeno trent'anni. Non esiste ancora una struttura di stoccaggio dei rifiuti permanente. Ma abbiamo investito 90 miliardi di dollari nello sviluppo di una struttura sotto lo Yucca, in Nevada... E' un investimento di un miliardo di dollari a centrale, è straordinariamente costoso... Quello che cercano di fare gli operatori è scaricare i costi sui governi e quindi sulle tasse dei contrbuenti. Perchè sanno che se dovessero inserire i costi nelle bollette dell'elettricità, i consumatori non lo accetterebbero..."
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