lunedì, febbraio 05, 2007

convegno “Terra e libertà”


Da Vicenza a Sigonella:
non è su queste BASI che si costruiscono pace, sviluppo sostenibile e democrazia

Lentini è il territorio in cui ha sede la base militare di Sigonella e dove, al pari di Vicenza e con i medesimi attori, si è dato il via ad una mega speculazione edilizia legata agli interessi di ampliamento della base, sempre più trampolino di lancio per le operazioni di guerra in Africa e Medio Oriente. Fertili aree agricole e siti archeologici verranno cementificati per un megacomplesso residenziale per ospitare i militari statunitensi.
Lentini è il territorio in cui sono ancora aperte le inchieste per appurare se e dove i militari americani interrarono i resti degli aerei caduti negli anni ’80 (C.da Sabuci-S.Demetrio) e se quegli episodi rientrano tra le cause che hanno trasformato il triangolo Lentini Carlentini, Francofonte e Scordia nei territori italiani a più alto tasso di mortalità infantile per leucemie.
Lentini è il paese in cui venivano a scaricare i rifiuti tossici degli ospedali del Nord Italia (scoperta nell’anno 1989) e nelle cui discariche, abusive e non, hanno smaltito i propri rifiuti i militari U.S.A.
A Lentini Cuffaro e soci hanno deciso di aprire due discariche del materiale tossico di risulta del preventivato inceneritore di Augusta.
Dalla Val di Susa ad Augusta, da Vicenza a Lentini, dal Val di Noto al Mose le decisioni volano sulle teste delle comunità, esautorando il potere delle amministrazioni locali o, quando si trovano i modi giusti, facendosene scudo nel tentativo di prevenire qualsiasi forma d’opposizione popolare.
Le politiche neoliberiste producono territori neutri, indifferenti e forzatamente flessibili entro cui i gruppi del potere politico economico e militare possono operare indisturbati inseguendo le diverse occasioni di profitto.
In questo clima i modi del mercato delle merci sono sempre più assunti come misura sulla quale calibrare ogni relazione sociale ed ambientale e la pur risicata autonomia territoriale, promessa dalla costituzione postbellica, è ormai divenuta oltre che una sorta di intralcio burocratico, un vero e proprio pericolo da scongiurare.
Riteniamo sia venuto il tempo per un radicale ripensamento del territorio a partire dal significato strategico dell’autodeterminazione popolare.
Il territorio è per noi l’insieme dei luoghi nei quali si esprimono le nostre esistenze e non lo spazio disponibile ai flussi del mercato neoliberista e delle sue politiche di guerra.
Occorre ripensare la dimensione locale come misura della sostenibilità delle politiche economiche ed ambientali nel territorio.
Su questa base, richiamando il ruolo strategico che riveste la nostra regione, per vocazione e posizione geografica, quale terra di cultura, di pace, di cooperazione e di dialogo tra i popoli del mediterraneo.


La Realizzazione dell’insediamento solleva le seguenti questioni:

  • Che tipo d'impatto ambientale l'insediamento avrebbe sulla zona interessata (problema dello smaltimento dei rifiuti, consumo di acqua, energia elettrica) ?
  • In che modo verrebbero tutelate e valorizzate le testimonianze storico-artistiche presenti in loco (colle S.Basilio ed insediamento rupestre) ed il lago di Lentini adiacente ?
  • La vicinanza di Sigonella ha contribuito ai problemi di salute e sicurezza sul territorio di Lentini (aerei caduti fra l’84 e l’85 in zona e relativi danni alla salute) ; questo nuovo insediamento porterà un peggioramento della situazione ?
  • Perché sopprimere le colture agrumicole di quei terreni (Moro, Tarocco e Sanguinello) anzichè valorizzarne le caratteristiche che le rendono fra le più importanti varietà di arance presenti sul mercato (azione antitumorale dovuta ai loro pigmenti) ?
  • Quali sono le reali opportunità economiche ed occupazionali dell'affare Xirumi per i cittadini di Lentini ?
  • Come mai i cittadini Lentiniesi non sono stati informati del progetto Xirumi, un insediamento di 6800 persone, e di ciò che esso comporta ?

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