lunedì, febbraio 23, 2009

La bandiera della sicurezza porta voti e fa gola a molti. Gli altri partiti non stanno a guardare: si muove Alleanza nazionale, con Azione Giovani a Torino, Padova e Venezia; muovono i primi passi le ronde della Destra di Francesco Storace alla periferia di Roma; la Fiamma Tricolore annuncia di aver cento militanti pronti a Trieste; Forza Nuova è già attiva a Foggia e Pescara...http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/dl-sicurezza-2/ronde-di-partito/ronde-di-partito.html

domenica, febbraio 08, 2009

Venite a vedere come sta Eluana"Beppino invita premier e presidente
dal nostro inviato PIERO COLAPRICO
OAS_RICH('Left');

Beppino Englaro
UDINE - L'appello del padre arriva nel pomeriggio, mentre nella clinica si sono susseguite le visite degli ispettori, poi c'è stato un tentativo per chiedere un commissariamento, poi i Nas. Una giornata concitata, con manifestazioni di piazza ovunque in Italia e anche in Friuli e con Silvio Berlusconi che, in Sardegna, ha continuato a parlare di Eluana raccontando dettagli irreali sulla sua salute. LA LETTERA DI BEPPINO ENGLARO Papà Beppino non ne può più. Non tanto delle polemiche e delle strategie politiche "sulla pelle di sua figlia", come gli dicono gli amici. Non ne può più delle mistificazioni, dei resoconti che parlano dei capelli ricci di Eluana sparsi sul cuscino (li ha cortissimi) o del suo colorito roseo (è terrea). E allora chiama l'avvocato Vittorio Angiolini, che a sua volta chiama l'avvocato Giuseppe Campeis, si tratta solo di dire pochi semplici concetti, contenuti in un'unica frase. E cioè "Sono il tutore di Eluana Englaro, ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi, ed essi soli, a venire a Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà, che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento". Messaggio chiaro, ma traducibile ancora di più aggiungendo pochi dettagli. La cartella clinica di Eluana è, come quella di altri malati in stato vegetativo, ricca di documenti e di firme di medici. Nessuno di questi, contrariamente a quanto va raccontando il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, ha mai previsto la possibilità per Eluana di essere nutrita, se non con il sondino nasogastrico. Inoltre, papà Beppino da sempre tiene in grande considerazione la privacy di sua figlia e, anche in queste ore, c'è chi lo chiama per consigliargli di mostrare Eluana, in modo che quelli che parlano di vita capiscano meglio la situazione. Lui non ci sta. Anzi, minaccia di querelare chiunque pubblichi un'immagine della figlia. Difficile forse che presidente della Repubblica e del Consiglio, soprattutto quest'ultimo che ha parlato della possibilità di restare incinta di Eluana, vengano a Udine. Ma il padre parla da padre e resiste, evita parole troppo dure, e anche la curatrice Franca Alessio vuole lasciar parlare i fatti, in giorni in cui molte parole sono - e questo è purtroppo vero - "scollegate" dalla realtà umana e medica di una donna di 38 anni di nome Eluana. Un esempio delle varie false notizie che appesantiscono le giornate di papà Beppino è avvenuto anche poco fa, quando il neurologo e attivista cattolico Gianluigi Gigli lascia le bottigliette d'acqua della manifestazione "per la vita" e sostiene: "Il protocollo che prevedeva la sospensione dell'idratazione e dell'alimentazione è stato modificato per la gravità della situazione. Questo conferma la volontà eutanasica del provvedimento". Poco dopo arriva la secca smentita dell'avvocato Giuseppe Campeis. Il protocollo attuale prevede che, dopo il ricovero per tre giorni, Eluana sia alimentata e idratata. Alla scadenza di questi tre giorni, nutrizione e idratazione sarebbero state completamente sospese". Campeis ha poi spiegato ciò che forse non era a conoscenza di tutti e che, rispetto al protocollo definito per l'eventuale ricovero di Eluana nella clinica Città di Udine nello scorso dicembre, poi non avvenuto, l'attuale procedura è difforme in due fondamentali punti. "Ferma restando l'interruzione integrale al terzo giorno - ha riferito - il protocollo di dicembre prevedeva una riduzione progressiva nei tre giorni, mentre quello attuale prevede un'interruzione netta al terzo giorno, che è quella che è stata attuata".
(7 febbraio 2009) http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-2/lettera-beppino-englaro/lettera-beppino-englaro.html

GUARDA TRAILER